Le strutture burocratiche
Il Centro Interuniversitario di Geoparemiologìa si compone
di una sede fiorentina (sita al n. 28 di Borgo Albizi), e in Sezioni periferiche
istituite presso altri atenei italiani. Queste al momento sono cinque:
Bari (dir. Vera Di Natale), Catania (dir. Salvatore Trovato), Siena
(dir. Annalisa Nesi), Torino (dir. Renzo Massobrio), Urbino (dir. Sanzio
Balducci). È prevista la prossima costituzione di una sezione lombarda,
presso l'università statale di Milano.
Il CIG è retto da un Comitato Scientifico, composto da
docenti e ricercatori delle Università convenzionate e da altri studiosi
distintisi per rilevanti contributi scientifici nelle aree disciplinari
di interesse del Centro. Possono far parte del CIG cultori di studi
geoparemiologici, e più generalmente di discipline linguistiche, in
particolare dialettologiche e paremiologiche.
Il Consiglio di Gestione del Centro si compone di cinque
studiosi di provenienza fiorentina - Alberto Nocentini, direttore del CIG,
Enrico Borello, Giancarlo Breschi, Temistocle Franceschi e Leonardo Savoia - e
dei direttori delle sezioni.
Il CIG è alimentato dai fondi di ricerca, purtroppo sempre
assai scarsi. Soltanto nel biennio 2002-03 un positivo concorso di fatti ha
portato un finanziamento universitario e ministeriale di qualche rilievo
(prorogatosi in misura assai più ridotta per l'anno in corso). Si è
potuta così attuare una discreta raccolta in Piemonte, Liguria,
Lombardìa, Emilia-Romagna, Umbria e soprattutto in Toscana, regione
destinata a un'esplorazione più fitta perché vi è prevista l'attuazione
di un atlante-pilota regionale: l'Atlante Paremiologico Toscano (APT).
Attualmente sono avviate inchieste anche nell'area veneto-trentina e in
quella marchigiana.
Poiché l'università di Firenze non ha ancora dotato il
CIG di personale tecnico che provveda alle operazioni di elaborazione e archiviazione
dei materiali raccolti, il Centro deve far fronte anche a tali necessità
mediante i già scarsi fondi desinati alla ricerca. D'altronde,
all'infuori dell'università, del ministero competente e, in passato, del
CNR, nessun ente né pubblico né privato ha finora acceduto a dotare il
Centro di borse di studio per giovani operatori, come accade invece in
regioni più avanzate nei confronti di imprese analoghe.
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