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Il direttore della ricerca

il direttore

Il fondatore e direttore della ricerca, Temistocle Franceschi, laureatosi a Firenze con una tesi di Glottologìa, è dal 1960 a Torino come assistente (poi aiuto) di Giuliano Bonfante. Al contempo funge da principale ricercatore dialettale panitaliano (e anche redattore) dell'Atlante Linguistico Italiano diretto da Benvenuto Terracini. La traduzione per Einaudi di una metà della Historische Grammatik der italienischen Sprache und ihrer Mundarten di Gerhard Rohlfs produce due serie di osservazioni critiche che gli valgono l'amicizia dell'Autore.

Dopo due campagne di rilevamento dialettologico in molte colonie di emigrati nell'America Latina (dalla Costarica all'Argentina), compiute per conto del Consiglio Nazionale delle Ricerche (e rimaste per la maggior parte inedite), dal '70 è cattedratico di Dialettologìa italiana a Urbino. Qui idea e coordina (oltre a un Centro per la ricerca e lo studio dei Beni Culturali Marchigiani) un'impresa intitolata Atlante Paremiologico Italiano, che si propone la raccolta sul campo dei detti proverbiali vivi nelle tradizioni orali d'Italia. Su tale esperienza fonda una nuova disciplina, la Geoparemiologìa (o Paremiología geografica).

Chiamato nell'80 a Firenze, qui trasforma l'API in grande archivio elettronico; e, al fine di accelerarne i lavori di completamento, realizza e coordina questo Centro Interuniversitario di Geoparemiologìa. Da molti anni fa parte del Consiglio scientifico dell'Atlante Linguistico Italiano, oltre che di un paio d'Accademie.

Com'è ovvio, i suoi principali interessi vertono su aspetti non paremiologici, così come la massima parte dei suoi lavori. Al proposito, oltre alla collaborazione con Benvenuto Terracini nei due tomi del Saggio di un Atlante linguistico della Sardegna, Torino, 1964, si ricordano i volumi:

  • Sulla pronuncia di e, o, s, z nelle parole di non diretta tradizione, con cenni sulla lenizione consonantica e la dittongazione in Toscana, Torino, 1965
  • Lingua e cultura di una comunità italiana in Costa Rica, Firenze, 1970
  • Dialetti italiani dell'Ottocento nel Brasile d'oggi (con Antonio Cammelli), Firenze, 1977
  • La struttura fonologica dell'italiano e le sue radici latine, Alessandria, 2004, pp. 144

e gli articoli:

  • La scrittura della zeta e la struttura fonematica dell'italiano, "BALI", N. S., 9-10, 1964: 36-50
  • Postille alla "Historische Grammatik der italienischen Sprache und ihrer Mundarten" di G. Rohlfs: I, "Archivio Glottologico Italiano", L, 1965: 153-174; II, "BALI", N. S., 15-16, 1967: 15-60
  • Il principio dell'esagerazione come criterio di ricerca linguistica "Archivio Glottologico Italiano", LIV, 1969: 49-85
  • Lo mi paire, la mi maire, «Studi Urbinati», XLV, N. S. B, 1971: 953-965
  • Quant'è antico il greco di Calabria?, «Studi Urbinati», Supplemento linguistico n. 1, 1973: 61-118
  • Nota sulla struttura fonologica dell'italiano, «Studi Urbinati», Supplemento linguistico 1: 161-222
  • Sull'evoluzione del vocalismo dal latino repubblicano al neolatino, «Scritti in onore di Giuliano Bonfante», Brescia, 1976: 257-279
  • La Vallesina nel contesto dei dialetti marchigiani, "Nelle Marche centrali" 1979, II: 1899-1946
  • Il problema di fegato: una proposta d'innovazione metodologica, «Actes du XVIIème Congrès International de Linguistique et Philologie Romanes», 1985, III: 321-333
  • L'ascolano tra romanico e romanzo: uno studio geolinguistico, «I dialetti delle Marche meridionali», Alessandria, 1993, 11-76
  • In margine alle ricerche dell'API. «Studi linguistici offerti a G. Giacomelli dagli amici e dagli allievi». Firenze, 1997: 129-145
  • Il tempo sale, o scende? «Actas del XXIII Congreso internacional de lingüística y filología románica» (Salamanca, 24-30.IX.2001). Tübingen, 2003, I: 1-5

 

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